Chieko è una ragazza di vent'anni sensibile e ingenua, un po' malinconica, adorata figlia unica di un mercante di Kyoto, che in realtà l'ha adottata quando era neonata. Sa solo questo del proprio passato, fino al giorno in cui, durante il Festival di Gion, incontra Naeko, una giovane che le somiglia come una goccia d'acqua e che già aveva visto di sfuggita nel villaggio dei cedri di Kitayama. Scopre così di essere stata abbandonata dai poverissimi genitori, morti poco dopo, e di avere una gemella, cresciuta tra gli stenti ma divenuta una donna forte e dal cuore puro. Un'intesa profonda unisce le due sorelle, divise però da una diversità di educazione e di stato sociale che non sarà facile superare. Nelle pagine di Koto, l'antica città imperiale (1962) - opera citata, assieme a Il paese delle nevi e Mille gru, nel discorso del Premio Nobel - Kawabata, con la sua prosa fluida e il linguaggio elegante, conduce il lettore a esplorare la magnifica antica capitale del Giappone, sfiorandone luoghi ed eventi attraverso lo scorrere delle stagioni, mentre narra una vicenda di sentimenti tanto delicati quanto saldi.